Tutti i settori produttivi sono stati colpiti dalla crisi legata alla pandemia, ma l’industria dei viaggi e del turismo è certamente quella che ha subito le conseguenze più dure. In un panorama internazionale che ha imposto severe restrizioni sui viaggi, tutti gli operatori del settore hanno dovuto prendersi una lunga pausa forzata, durante la quale le riflessioni sul futuro dell’intero settore hanno preso direzioni molto interessanti. L’argomento del quale si parla di più in assoluto è la sostenibilità. Il dibattito su questo punto è stato rimandato fin troppo a lungo e adesso, in vista delle inevitabili ripartenze, è arrivato il momento di affrontarlo in modo completo. Proprio questo sarà il tema centrale di GECO, la prima grande fiera online del turismo sostenibile, che si svolgerà dal 28 al 30 gennaio sulla innovativa piattaforma Hypersmarter. Lo scopo di GECO è permettere agli operatori del settore turistico di incontrare tutti gli innovatori e le startup tecnologiche che stanno sviluppando nuove soluzioni legate alla sostenibilità dei viaggi, dei trasporti, dell’accoglienza e di tutto ciò che può avere a che fare con il mondo dei viaggi, dal turismo all’incentive, dai viaggi di lavoro al pendolarismo.

 

Perché partecipare a GECO

 

Se si parla di sostenibilità, non si può negare che le fiere virtuali come GECO rappresentino una soluzione ottimale. Il viaggio più sostenibile, dopo tutto, è quello che non si fa. Per questo migliaia di operatori potranno riunirsi in un ambiente digitale perfettamente interattivo, con la serenità di non aver contribuito ad aumentare le emissioni di CO2 nell’atmosfera. Questo tipo di evento cancella le distanze e, di conseguenza, abbatte i costi sia per gli organizzatori che per gli espositori (che non hanno bisogno di prendere aerei, trasportare materiali, montare stand, prenotare hotel), rendendo accessibile l’evento stesso anche alle aziende più piccole o a quelle che hanno dovuto ridurre gli investimenti in conseguenza della crisi. Partecipare a GECO, per un operatore del settore dei viaggi e del turismo, vuol dire essere protagonista del dibattito sulla sostenibilità, che darà forma al futuro dell’intera industria. Per le aziende che operano nel settore della tecnologia e che sviluppano nuove soluzioni di sostenibilità, invece, questo evento è l’occasione perfetta per trovare nuovi clienti interessati a investire nei loro prodotti e servizi.

 

Il futuro del turismo? Verde, rispettoso, sostenibile

 

L’idea del viaggio che abbina lusso e spreco, travolgendo e snaturando le mete più ambite, è destinata a sparire progressivamente. Nell’intera industria, infatti, si va diffondendo la consapevolezza del fatto che ci muoviamo in un mondo dalle risorse limitate e che l’unico modo per continuare a goderne a lungo termine è rispettarlo. Per questo cresce la popolarità del turismo responsabile, che punta sulla riduzione delle emissioni legate al traffico aereo, che investe in forme di trasporto alternative, che rispetta le culture e le popolazioni delle mete turistiche, non trasformando la natura in un souvenir e non stravolgendo i ritmi di vita delle comunità locali. Si moltiplicano le strutture ricettive a impatto zero e quelle che collaborano con aziende locali per la ristorazione. L’offerta cresce di pari passo con la domanda: sempre più turisti, infatti, si liberano di questa etichetta per imparare a sentirsi viaggiatori, richiedendo alle agenzie di viaggio esperienze che siano umanamente significative, che permettano di crescere e apprendere. Il lusso sfrenato e fine a se stesso viene progressivamente sostituito dal bisogno di sentirsi parte integrante di un ecosistema che funziona e che prospera. Trasformare questa grave crisi in un’opportunità senza precedenti, insomma, sta solo a noi.