Tra le verdi campagne e i Monti della Tolfa, fa capolino Canale Monterano, un borgo a pochi chilometri dal Lago di Bracciano, non lontano da Roma. Ecco la proposta raccontata da Legambiente nel nuovo articolo in collaborazione con ViaggiOff.

Arrivare a Canale Monterano significa prima di tutto immergersi nelle vicende storiche del territorio di cui è stato protagonista, ma anche godere dei meravigliosi paesaggi che lo circondano, perché qui la storia ha davvero plasmato il paesaggio rurale.

Dalle necropoli etrusche alle vestigia altomedievali, il viaggio attraverso la storia ci porta fino alla fondazione di Canale, alla metà del XVI secolo da parte di coloni toscani e umbri. L’abitato dell’Antica Monterano, oggi visitabile con guida o in autonomia, fu trasformato in una piccola capitale barocca dai progetti del grande artista Gian Lorenzo Bernini: la chiesa, il convento, la fontana ottagonale di San Bonaventura e quella di Palazzo Ducale sono oggi visitabili seppur senza le vestigia di un tempo.

Il fascino dell’Antica Monterano non si esaurisce nelle sue architetture ma si amplifica nello scenario naturale in cui è racchiusa. Non è, infatti, l’unico gioiello contenuto all’interno della Riserva Naturale Monterano. Scoprire questa piccola area protetta, attraverso un trekking, in bici o a cavallo, è una esperienza da fare almeno una volta nella vita, perché è un’avventura fuori dal tempo, tra il Fiume Mignone e la zona umida della Mercareccia. Qui, gli appassionati di bird watching possono godere della vista degli uccelli migratori che stazionano nei pressi dei due laghetti formatisi su una ex cava di tufo.

Immergersi nella storia dell’Antica Monterano è l’occasione perfetta per scoprire anche la bontà dei prodotti del territorio. In questa cornice di cultura e natura nasce l’Associazione degli apicoltori locali, che supporta il Museo del Miele di Canale Monterano nel raccontare e promuovere l’apicoltura. La protagonista di questi territori è l’Ape Mellifera Ligustica, che garantisce la massima qualità dei mieli del Monteranese, simbolo di un ambiente sano ed esempio di equilibrio tra uomo e natura.

Il museo è un luogo molto interessante da visitare perché ripercorre la storia dell’apicoltura attraverso i materiali e i metodi utilizzati per la produzione del miele. Grazie al lavoro di ricerca, raccolta e recupero, qui è possibile ammirare le antiche attrezzature che venivano realizzate dagli artigiani con materiali fragili e deperibili, oggi restaurati ed esposti nella collezione del museo. Attraverso questi oggetti affascinanti si può intravedere la connessione dell’apicoltore con il territorio, un legame che si esprime anche in relazione all’ambiente e alle strategie di lavoro adottate nei tempi passati.

Alla scoperta dei mestieri si affianca quella dei sapori. Il Museo organizza degustazioni dei mieli del territorio con la guida di una esperta in analisi sensoriale del miele. La prossima degustazione è prevista per sabato 22 febbraio. L’Associazione offre anche attività didattiche e corsi di avvicinamento all’apicoltura. Per informazioni e prenotazioni si può contattare: info@monteranoapicoltori.it

Passeggiare per l’Antica Monterano è possibile tutto l’anno grazie alle iniziative delle associazioni locali. Con l’Associazione Vivere Canale Monterano si possono visitare le Cascate della Diosilla e poi entrare nell’Antica Monterano. La Pro Loco organizza importanti eventi come il Palio delle Contrade, che riprende la tradizione tramandata dagli antichi abitanti di Monterano, mentre l’Associazione Butteri, con il Riarto dei Butteri, ripercorre la tradizione maremmana con tornei e degustazioni.

Infine, una visita all’Antica Monterano vuol dire anche ripercorrere i passi di alcuni film che hanno fatto la storia del cinema. Qui, infatti, sono stati girati capolavori come il plurivincitore di Oscar “Ben Hur”, “Il vangelo secondo Matteo” di Pasolini, “Brancaleone alle crociate”, “Ladyhawke”, “Il marchese del Grillo”.

Per le foto pubblicate: credits Skylab Studios