Vi portiamo proprio qui, lungo itinerari naturalistici ma non solo, in questo nuovo appuntamento in partnership tra ViaggiOff e Legambiente Turismo.

Risalire il sentiero del Gran Cono rappresenta un’esperienza unica, per l’emozione di camminare lungo il cratere di un vulcano attivo e per la visuale che si può godere su buona parte della Campania fino al Lazio. Ma non è l’unica esperienza che offre questo luogo: il Parco sta infatti promuovendo la riconquista di un identità locale da parte delle generazioni future per lo sviluppo sociale del territorio vesuviano, favorendo la scoperta di un vulcano diverso, sul quale camminare e passeggiare attraverso secoli di lava e di storia.

Ad ottobre 2022 Legambiente ha premiato il Parco Nazionale del Vesuvio con l’Oscar dell’Ecoturismocome realtà che promuove un turismo sostenibile che mette al centro la valorizzazione di natura e territori, nella categoria “Aree protette e naturalistiche”.

 

E non a caso Legambiente, attraverso la sua società Vivilitalia, sta portando avanti un percorso di formazione sul turismo ambientale per gli operatori del Parco, che ha dato l’avvio per la costruzione di un percorso di nuove opportunità di sviluppo sostenibile per il territorio. Nell’area del parco è anche possibile visitare un nuovo museo, il Museo del Parco Nazionale del Vesuvio, nel Centro culturale di Villa Regina, nato nell’ambito di una collaborazione con il Comune di Boscoreale, l’Osservatorio Vesuviano–INGV e la Fondazione Cives.

Nel Museo è stato realizzato un percorso espositivo con pannelli informativi e installazioni multimediali, che illustra l’evoluzione geologica del complesso vulcanico Somma-Vesuvio, lo sviluppo della biodiversità attraverso le principali specie vegetali e animali e l’interazione dell’uomo con il vulcano.

Ma l’area vesuviana è anche ricca di uno straordinario patrimonio archeologico. Al di là dei siti più famosi, come gli scavi di Pompei ed Ercolano, troviamo il sito di Oplonti, gli scavi di Somma Vesuviana, di Villa Regina a Boscoreale, Terzigno, le sfarzose ville settecentesche del Miglio d’Oro, le Masserie Vesuviane.

Altrettanto interessante è il patrimonio delle villae rusticae, fattorie e ville-fattorie, nell’area dell’ager Pompeianus, il suburbio pompeiano, che costituivano gli elementi della rete produttiva operanti nel I sec. d.C. alle pendici del Vesuvio e nella vicina piana del fiume Sarno.

C’è poi il ‘Miglio d’Oro’ quel tratto di fascia costiera, oggi SS18, che dai quartieri napoletani di San Giovanni a Teduccio e Barra conduce a Torre del Greco attraverso San Giorgio a Cremano, Portici ed Ercolano, tra il Vesuvio e il Golfo di Napoli e che racchiude ben 122 ville che dal 1997 sono Patrimonio di Biosfera dell’Unesco. Hanno consentito la scoperta ed il recupero di decorazioni parietali e pavimentali e di oggetti di valore, oggi nelle collezioni, tra le altre, del Museo Nazionale di Napoli, del Louvre di Parigi, del Metropolitan Museum di New York. La Riserva della Biosfera “Somma-Vesuvio e Miglio d’Oro” include il territorio compreso nel Parco nazionale del Vesuvio e la fascia costiera circostante, inclusa Pompei e le sontuose ville vesuviane del sedicesimo e diciassettesimo secolo.

 

I sentieri del Parco

Il Parco nazionale del Vesuvio ha realizzato nel corso del triennio 2001-2003 la “Sentieristica del Parco Nazionale del Vesuvio”, costituita da 11 sentieri per una lunghezza complessiva di 54 km di camminamento. Gli interventi hanno riguardato la mitigazione del rischio sui tracciati e l’allestimento degli stessi attraverso una segnaletica specifica per ciascun sentiero e una cartellonistica riportante le descrizioni delle principali attrazioni naturalistiche, geologiche e storiche che si incontrano durante la passeggiata.

Sono state realizzate diverse tipologie di sentieri:  6 sentieri natura circolari, un sentiero educativo (n.9), un sentiero panoramico (n.6) e un sentiero agricolo (n.7).

Il sentiero natura n. 5 “Il Gran Cono” è certamente il più famoso e frequentato. Parte dal Piazzale posto a quota 1000 m s.l.m. nel comune di Ercolano al termine della Strada Provinciale Ercolano-Vesuvio. Dal Piazzale si può già godere della vista del versante settentrionale del Monte Somma, con i Cognoli di Sant’Anastasia e la Punta Nasone, la cima dell’antico vulcano alta a 1.132 metri, opposta ai Cognoli di Ottaviano e di Levante.

Il sentiero accessibile “La pineta di Terzigno”

Di recente è stato realizzato il sentiero n. 11, con fruibilità idonea anche alle persone che presentano ridotte capacità motorie e visive, attraverso il rifacimento di una pedana in legno, oltre alla riqualificazione ed integrazione di opere in ingegneria naturalistica finalizzate alla delimitazione del tracciato, alla stabilizzazione dei versanti e alla regimentazione delle acque meteoriche. Si tratta di un percorso concepito per piacevoli e comode passeggiate per le persone con difficoltà motorie e visive, ed è realizzato con moderne tecniche di ingegneria naturalistica con impiego esclusivo di materiali naturali. Il camminamento, da cui si gode il profilo del versante occidentale del vulcano, si snoda su di una larga pedana in legno che non presenta dislivelli significativi, per consentire la fruizione per tutti: posto a una quota massima di 211 m s.l.m, si percorre comodamente in 30 minuti per tutta la sua lunghezza di 1500 metri.

Oltre che per i turisti che desiderano conoscere ed apprezzare, in uno spazio relativamente ridotto, gli ambienti tipici del Vesuvio, il sentiero è un’ottima meta anche per gli sportivi, che nel percorso possono trovare le condizioni ideali per i loro allenamenti.

Terzigno è famosa anche per la tradizionale produzione vinicola del “Vesuvio” DOP Lacryma Christy (bianco, rosso o rosato) e per la lavorazione a mano della pietra lavica.

Per ulteriori informazioni si può consultare il sito: https://www.parconazionaledelvesuvio.it/